«Se qualcuno non ha lo spirito di Cristo, non gli appartiene» (Rm 8,9). Ma quale fu lo “spirito” di Gesù? Come possiamo conoscere il “sentire”, i profondi sentimenti, gli impulsi interiori, i gusti, le inclinazioni e le ispirazioni, attraverso cui si espresse la divino-umanità del Signore? Padre Gentili ci propone una riflessione affascinante e originale, che cerca di cogliere l’intima verità della persona di Gesù come ci è consegnata dai Vangeli e dalle riflessioni dei Padri della Chiesa, e al tempo stesso ci chiede di imparare a vivere “nello spirito di Gesù”. È l’ultimo tassello di una trilogia che ruota intorno al “sentire spirituale”, iniziata con la domanda su come sia possibile “sentire” Cristo, farne esperienza alla stregua dei suoi contemporanei (Sentire Cristo, 2010), per poi interrogarsi sul “sentire” del cristiano, su quel corredo di disposizioni interiori che caratterizzano la condotta del discepolo fedele (Sentire da cristiani, 2011)
Quale fu lo “spirito” di Cristo, il suo profondo “sentire”? Un’attenta rilettura dei Vangeli e degli Scritti apostolici, e della loro risonanza nella vita della Chiesa attraverso i secoli, ci offre una risposta affascinante.
Biografia dell'autore
Antonio Gentili
Antonio Gentili (Carrara, 1937), religioso barnabita, licenziato in Teologia e laureato in Filosofia, ha operato per anni come animatore della Casa di ritiri spirituali di Eupilio (CO) e successivamente nel Convento di Campello sul Clitunno (PG).Ha coltivato studi di spiritualità, esplorando le grandi tradizioni meditative dell’Occidente e dell’Oriente. Guida corsi di meditazione e preghiera profonda e organizza settimane di digiuno e meditazione per la purificazione integrale.