«Non è la prima volta che Valentino Salvoldi si inoltra nelle pagine bibliche, spesso scegliendo quelle più “provocatorie”. Qohélet-Ecclesiaste lo è, per certi versi in modo estremo e supremo, e percorrerlo esegeticamente e teologicamente è piuttosto arduo. Don Valentino ha scelto di proporre una guida di lettura tematica ricorrendo a una sorta di trittico. Nella prima tavola irrompe il vocabolo-vessillo di Qohélet, hebel/habel, “vanità”; nella seconda si incrociano dialetticamente questa “vanità” radicale con la “grazia” divina assoluta e, infine, nel terzo quadro s’intrecciano eternità e tempo, pienezza e caducità, perfezione e fragilità effimera. Il dettato è limpido, coinvolgente, appassionato e non ha bisogno di tracce che ne guidino la lettura o di analisi esplicative» (Gianfranco Ravasi).
Biografia dell'autore
Valentino Salvoldi
Valentino Salvoldi, missionario, già docente di filosofia e teologia morale all’Accademia Alfonsiana – Università del Laterano in Roma – e ora “professore visitatore” dei seminari delle giovani Chiese (Africa e Asia), ha creato attorno a sé un vasto movimento di solidarietà con i popoli del Sud del mondo. Ha fondato “Shalom”, un’organizzazione non lucrativa avente come finalità la crescita morale e culturale dei giovani in Italia e nei Paesi impoveriti. Dal 1998 il suo nome compare nell’annuario “Distinguished leadership” che lo segnala per i suoi eminenti contributi come scrittore e come promotore di giustizia e di pace (American Biographical Institute).I suoi numerosi libri, scritti con stile semplice e tradotti in molte lingue, nascono dalla vita e tornano tra la gente per dare speranza, per rendere il mondo più giusto e fraterno, più vicino al regno del Dio fatto Uomo.