Franco Battiato non è stato solo un musicista ma anche un mistico e un pensatore che si è espresso, nella sua maturità umana e artistica, principalmente (anche se non esclusivamente) attraverso le sue canzoni. Analizzare i testi messi in musica da Battiato vuol dire così collegarli con quella vasta Enciclopedia di riferimenti culturali e religiosi che l’artista stesso ha evidenziato: Bibbia e Vangeli (ufficiali e apocrifi), la spiritualità dell’Oriente cristiano, il misticismo indiano, il buddismo tibetano, il sufismo e l’esoterismo novecentesco di Gurdjieff e Guénon. Di tutto questo dà conto la ricerca puntuale e appassionata di Paolo Jachia, che «non è andato a “scavare” con ragionamenti nell’anima di Battiato, ma ha cercato piuttosto di sintonizzarsi con essa» (dalla prefazione di p. Guidalberto Bormolini).
Un’analisi puntuale e appassionata di tutte le canzoni firmate da un musicista che è stato anche un mistico, un pensatore e in definitiva un protagonista assoluto della scena culturale italiana
Biografia dell'autore
Paolo Jachia (Milano, 1958) dal 2000 insegna a contratto presso l’Università degli Studi di Pavia e il Collegio Nuovo di Pavia Semiotica delle arti, Semiotica e storia della canzone italiana contemporanea, Semiotica e simbolismo nella psicologia della narrazione. Ha conseguito l’abilitazione scientifica nazionale a professore di seconda fascia in Letteratura italiana, Letteratura italiana contemporanea, Critica letteraria e letterature comparate. È autore di una trentina di volumi dedicati all’analisi critica dell’arte contemporanea, in particolare della canzone d’autore italiana. Ha pubblicato con Àncora saggi dedicati a Francesco De Gregori, ai Baustelle, a Lucio Dalla, a Roberto Vecchioni e a Davide Van De Sfroos.