Tra le donne che hanno più contribuito all’espansione iniziale del cristianesimo, tessendo reti di contatti e conoscenze, compaiono le vedove, come attestano sia le Lettere di Paolo sia gli Atti degli Apostoli. Queste vedove, insieme alle vergini, sono state a fondamento della Chiesa delle origini e sono tuttora colonne portanti dell’edificio ecclesiale, come mostra l’esperienza di un gran numero di parrocchie in tutto il mondo. Come scrive Rosalba Manes nella Prefazione, «in un tempo in cui s’intensifica la riflessione ecclesiale sulle diaconie e i ministeri, è necessario ripensare all’esperienza della consacrazione vedovile, come fa Lucia Cerciello consegnandoci questo prezioso testo, scritto con cura e passione da una vera discepola del Regno che sa estrarre dal tesoro della tradizione ecclesiale “cose nuove e cose antiche” (Mt 13,52)».
Biografia dell'autore
Lucia Cerciello Cingolani è consacrata nell’Ordo viduarum della Diocesi di Bari Bitonto. Laureata in Filosofia e Storia e docente in pensione nei licei, ha pubblicato: E io vivrò per lui (Stilo Editrice, 2011), L’anello e il grembiule (Edizioni Viverein, 2020).
