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Il dolore delle donne

La violenza di genere nella letteratura, l’educazione affettiva nella scuola

Ogni giorno nelle aule di scuola i nostri studenti incontrano donne maltrattate. Francesca, Petra, Griselda, Caterina, Lucia, Gertrude, Emma, Sybil, Nora, Judith, Kora: le loro storie di dolore e di sangue urlano dalle pagine dei capolavori della letteratura, se possibile ancora più feroci delle notizie di cronaca nera. Queste donne “di carta” sono corpi pulsanti, altro che “angelicate creature”, guardate e narrate perlopiù da maschi, con tutto ciò che questo comporta.
Cosa può fare la scuola per contrastare gli stereotipi di genere e la violenza contro le donne? Abbiamo influencer che si chiamano Omero, Dante, Shakespeare, Manzoni, Morante, Merini, Maraini, Woolf: in tempi scomodi la scuola può avere il coraggio di leggere le loro pagine più scomode, di non ottundere i sensi della letteratura, di non smussarne gli spigoli più fastidiosi, di insegnarla e di servirsene per lo scopo principale per cui la letteratura esiste: che non è insegnare a scrivere bene, ma a vivere bene.
 

Quarta di copertina

Nel libro le voci di Dante Alighieri, Ludovico Ariosto, Margaret Atwood, Anna Banti, Alessandro Barbero, Giovanni Boccaccio, Aldo Busi, Andrea Cappellano, Luigi Capuana, Geoffrey Chaucher, Matteo Correggiaio, Benedetto Croce, Gabriele d’Annunzio, Francesco De Sanctis, Lope de Vega, Philippe Doumenc, papa Francesco, Gustave Flaubert, Federico Fellini, Carlo Emilio Gadda, Carlo Goldoni, Guido Guinizzelli, Jacopo della Lana, Henrik Ibsen, Erica Jong, Luciano Ligabue, Niccolò Machiavelli, Fiorella Mannoia, Dacia Maraini, Alessandro Manzoni, Alda Merini, Vincenzo Monti, Omero, Elsa Morante, Publio Ovidio Nasone, Cesare Pavese, Charles Perrault, Luigi Pirandello, Cochi Ponzoni, Renato Pozzetto, Antonio Pucci, Enrico Ruggeri, William Shakespeare, Simone Serdini detto “il Saviozzo”, Stendhal, Vittorio Sgarbi, Torquato Tasso, Sebastiano Vassalli, Giovanni Verga, Lars von Trier, Pier Aldo Vignazia, Oscar Wilde, Virginia Woolf.

Biografia dell'autore

Stefano Motta, insegnante, giornalista e critico letterario, è membro della Giuria tecnica del Premio letterario internazionale “Alessandro Manzoni – Città di Lecco” e socio onorario della Pontificia academia mariana internationalis (Città del Vaticano). Già preside del Collegio arcivescovile “Villoresi”, è stato direttore artistico del “Maggio Manzoniano” a Merate (LC). Con Loescher ha pubblicato il manuale universitario Poesia italiana delle Origini. Studio e didattica dei testi dal Notaro a Petrarca. Con Einaudi Ragazzi ha pubblicato i due romanzi Lale e Cercando Laura. Con Àncora l’avvincente Ragazzi in guerra e il saggio Il filo della storia. Maria in Manzoni. Nel suo Habeas corpus (Edizioni del Faro) racconta il dramma delle Madres di Plaza de Mayo. È di Effatà Editrice il saggio Amatevi come compagni di viaggio. I Promessi sposi e l’avvincente costruzione di un amore. In molti istituti superiori si leggono i Promessi sposi sulla sua edizione integrale commentata.

www.stefanomotta.net

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