Un’attenta esplorazione dei mondi fantastici creati da J.R.R. Tolkien e insieme un ritratto in punta di penna di un “filologo ritardatario e malinconico” divenuto suo malgrado un autore di culto: questo ci offre Saverio Simonelli in un libro scritto con taglio narrativo, che va al cuore dell’opera tolkieniana. «Con coraggio e molta cura Tolkien si è addentrato, immerso, nel mondo complesso e affascinante delle parole umane e le ha prese sul serio, cercando di mantenersi fedele rispetto all’impegno che essere richiedono. Così ha fatto Tolkien per tutta la vita, ed è da questa “immersione” che poi è sbocciato come un fiore (o un albero ricco di rami) il suo corpus narrativo che trova le sue radici proprio lì, nella filologia, l’amore per la parola. E così ha fatto Simonelli. I suoi libri (e i suoi amici) possono testimoniarlo» (dalla prefazione di Andrea Monda).
Quarta di copertina
«Ci sono verità, che sono al di là di noi, verità trascendenti, sulla bellezza, la verità, l'onore, ecc. Ci sono verità che l'uomo sa esistere, ma che non possono essere viste – sono immateriali, ma non per questo meno reali, per noi. È solo attraverso il linguaggio del mito che possiamo parlare di queste verità.»
J.R.R. Tolkien
Biografia dell'autore
Saverio Simonelli, giornalista professionista, è vicecaporedattore del Tg2000. Laureato in filologia germanica e traduttore, a fianco dell’attività giornalistica ha pubblicato diversi libri di saggistica. È autore di quattro libri su Tolkien: Tolkien. Il signore della fantasia (con A. Monda, Frassinelli, 2002), Gli anelli della fantasia (con A. Monda, Frassinelli, 2004), La biblioteca di Bilbo (con R. Arduini e C. Barella, Effatà, 2011) e C’era una volta… Lo Hobbit. Alle origini del Signore degli Anelli (con R. Arduini e A. Lavadas, Marietti 1820, 2012). Nell’autunno del 2020 ha pubblicato per Fazi Editore il suo primo romanzo, Cercando Beethoven, con il quale ha vinto il Premio Casinò di Sanremo Antonio Semeria. Dal 2017 è giurato al Premio Strega.