Il senso delle immagini del Beato Angelico sta nella sapienza del messaggio che dice: «C’è più di me». La sua arte non è nata con uno scopo estetico, ma con l’intenzione di promuovere l’Incontro. In un’epoca dove l’immagine abusa dell’osservatore, manipolando lo sguardo in direzione di uno sterile «usa e getta» culturale, l’invito dell’Angelico è per il dialogo con il Signore. All’uomo che cerca autenticità e certezze, l’arte dell’Angelico può ancora oggi dare risposta silenziosa all’esigenza di bellezza attraverso colori, luci, ombre e forme, che parlano svelando la dolcezza della Verità.
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Il Beato Angelico: l'arte angelica del Beato Dipintore su giornalesentire.it
Biografia dell'autore
Fabrizia Rigo Righi
Fabrizia Rigo Righi è nata e vive a Trento dove insegna Educazione Artistica presso la scuola secondaria di primo grado. Ha conseguito il Magistero in Scienze Religiose rilasciato dalla Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale. Dal 1999 fa parte del Consiglio di Amministrazione dell'A.P.S.P. «Margherita Grazioli», Povo Trento, con la quale collabora tenendo corsi di arteterapia. Cura seminari propedeutici a visite di mostre organizzate dalla Provincia Autonoma di Trento. Ha presentato alcune sue opere alla mostra «Colori e forme, magia di un incontro» a Mattarello di Trento.