La nostra ricerca sulla figura di Giuseppe di Nazareth nasce dal fascino del silenzio che contraddistingue ogni sua comparsa nella Bibbia. Giuseppe è l’uomo del silenzio che tuttavia risponde alla chiamata dell’Altissimo mettendo in gioco tutto se stesso; non ha detto parole, ma è stato un uomo di parola, capace di mantenere la parola data con Dio, la sua sposa e il bambino a lui affidato, ma anche con la terra e la fede dei padri. In un tempo caratterizzato dal logorio del linguaggio, la Scrittura ci offre la chance di imparare a saggiare le nostre parole alla luce di quelle che hanno generato e rivitalizzato la fede lungo i secoli.
Biografia dell'autore
Rosalba Manes è una consacrata dell’Ordo virginum e professore straordinario di Teologia biblica nella Facoltà di Missiologia dell’Università Gregoriana.
Ha pubblicato: Il ritorno. La sfida della riconciliazione nella parabola del figlio prodigo(San Paolo 2013); «Il cielo si aprì». Il Dio misericordioso e tenero di Luca (Cittadella 2015); La tenerezza grembo di Dio amore. Saggio di teologia biblica(EDB 2015) con C. Rocchetta; Giona e lo scandalo della tenerezza di Dio(Cittadella 2017) con M. Rogante; per Àncora: Nel grembo di Paolo. La Chiesa degli affetti nella Lettera a Filemone (2016), ed è stata nel team delle bibliste che hanno realizzato I Vangeli tradotti e commentati da quattro bibliste (2015) e Le Lettere di Paolo tradotte e commentate da tre bibliste (2020).