È papa Francesco, nell’Evangelii gaudium, a usare il poliedro – figura sfaccettata, non “perfetta” come la sfera – per descrivere la vitalità della Chiesa. Unione delle differenti vocazioni e delle diverse forme di vita cristiana – laicale, ministeriale e consacrata –, di santi e peccatori, di aspirazioni alla perfezione e di azioni pastorali e politiche umane, per ciò stesso imperfette.
Questo libro passa in rassegna lati e spigoli della Chiesa, cerca le radici evangeliche della santità a cui tutti i cristiani, nei rispettivi stati di vita (non solo i consacrati), aspirano. “La santità è per tutti”, diceva san Francesco di Sales: Giovanni Grosso ce lo ricorda, come un dovere, un diritto, un dono.
Quarta di copertina
Santità.
Ognuno ha un cammino davanti a sé, una chiamata particolare, una forma di vita da scegliere e da attuare in modo personale, irripetibile [...]. Non ci sono precetti o consigli che valgano più per l’uno che per l’altro. Semmai, differenti saranno la modalità di attuare la parola evangelica, o la misura con cui tale parola viene messa in pratica [...]. Nessuno può raggiungere la santità da solo, ma siamo tutti membra gli uni degli altri e inseriti nell’unica storia di salvezza che tutti coinvolge.
Biografia dell'autore
Giovanni Grosso (1958) è entrato tra i frati carmelitani dopo aver conseguito la laurea in Scienze politiche; è stato ordinato presbitero nel 1989. Ha concluso gli studi in Storia ecclesiastica presso la Pontificia Università Gregoriana. Ha ricoperto diversi ruoli pastorali e di governo nell’Ordine e attualmente è Preside dell’Institutum Carmelitanum. Insegna Storia della Chiesa e Teologia delle Forme di Vita Cristiana in diverse facoltà romane e istituti di formazione.