Poesia
Ciò che mi possiede
Il prete poeta erede di Rebora
Ezio Soroldoni
pagine: 136
Una morte tragica avvenuta nel lago di Lugano il 22 luglio 1964 spezza per sempre, a soli 32 anni, la vita di padre Ezio Soroldoni. Ma il terribile dramma non mette a tacere le parole del giovane sacerdote: dalle sue carte infatti emergono decine di commoventi poesie, il cui stile ricorda ai primi lettori i versi del poeta e prete rosminiano Clemente Rebora. I sessantasette componimenti ritrovati – ricchi di invocazioni e vere e proprie domande a Dio sull’esempio della poesia di David Maria Turoldo, del quale Ezio Soroldoni fu uno dei primi estimatori – raccontano un uomo intenso e «moderno», mosso da dubbi e certezze, pace e scoramenti sempre presentati a Dio, in un dialogo incessante e fiducioso. Oggi, dopo cinquant’anni, quelle strofe passionali rimaste sostanzialmente inedite e sconosciute al grande pubblico, si presentano per la prima volta rivelandosi giovani e attualissime al lettore contemporaneo.
Dialoghi immaginari
Venticinque incontri con i poeti e le loro poesie
Pino Landonio
pagine: 328
Da Saffo e Orazio a Leopardi, dalla Dickinson alla Achmatova, da Pascoli e Campana a Montale, da Pessoa e Kavafis a Hikmet e Tagore, fino alla Szymborska e alla Merini: grandi poetesse e poeti di tutti i tempi e paesi che si raccontano, attraverso le loro poesie, svelando aspetti noti o sorprendenti del loro carattere, della loro vita, dei loro ideali poetici. Personalità tra loro molto diverse ma unite da un unico comune sentire: l’amore, la dedizione, la fede nella poesia, come arte che sa concentrare emozioni, parlare una lingua universale, vincere il tempo. Venticinque dialoghi immaginari per conoscerli meglio e per essere stimolati a tornare sulle loro opere.
Che la mia sete diventi sorgente
Poesie
Thomas Merton
pagine: 96
Un’antologia di poesie di Thomas Merton, con testo originale a fronte.
Dodici Lune
le stagioni della speranza
Gianni Lazzarin, Giulio Pretto
pagine: 80
L’almanacco delle anime fragili e viandanti redatto per noi da Giulio e Gianni non ci offre né notizie, né previsioni, ma chiavi. Di mese in mese, luna dopo luna, stagione dopo stagione siamo accompagnati a non perdere il filo della speranza, tenendoci legati con il filo della memoria e della gratitudine per tutto ciò che la vita ci dona persino quando sembra rapirci qualche piccola o grande gioia (dalla Prefazione).
Amor de rosa
Fabrizio Da Trieste
pagine: 72
Sullo scaffale fanno bella mostra di sé e tengono com- pagnia agli altri tuoi fiori: ai Petali e ai Papàvari, al giallo del tuo Làras. C’è una ricorsività nel tuo poetare ispirandoti ai fiori che già mette il lettore su possibili piste di comprensione. E non è solo nel tuo amore per le piante – e in genere per la botanica – che si deve cercare risposta; la metafora è molto più profonda e rimanda a quell’essere radicati, i fiori come gli uomini, alla terra, al luogo primevo da dove scaturisce, assieme all’identità e al senso di appartenenza, il dialetto: la lingua madre. Se la vita altro non è che un viaggio a ritroso alla ricerca del tempo perduto della propria infanzia, le parole che sgorgano sono quelle che l’istinto bambino suggerisce. È forse per questo che da tempo non scrivi più nella lingua italiana: troppo scultorea e ufficiale per tradur- re l’istintività del cuore. Meglio i dialetti: anche strani, arcaici, lontani, recuperati con una operazione letteraria apparentemente semplice dal tuo talento; in verità diffi- cile e sofisticata e dunque, a maggior ragione, degna di attenzione (dalla Prefazione).
Verdure non scadute
Poesie
Giovanna Zimatore
pagine: 84
Gli affetti più stretti, gli amici, gli studenti, chiunque incontriamo in carne ed ossa o sulla carta stampata o sulla rete ci cambia, ci obbliga a scelte e ci invita a riflettere; ci suggerisce strade da intraprendere. Una mia amica ha scritto che vorrebbe coltivare un orto… ma di «verdure non scadute».
Canti Mistici
Roberto Fumagalli
pagine: 64
Canti Mistici è una raccolta di poesie di ispirazione filosofico-teologica. La collezione, divisa in tre parti, ripercorre alcuni momenti chiave della storia della Salvezza. L’autore medita e canta la condizione creaturale umana, la relazione personale che intercorre tra ogni uomo e il Mistero di Dio, il significato escatologico e antropo-teologico della vicenda terrena di Cristo. Traduzioni in inglese di alcune poesie della raccolta hanno ottenuto riconoscimenti all’estero.
Una barchetta di carta
Vincenzo Troiani
pagine: 160
Liriche haiku e pensieri, tutto in poche righe, che non temono di opporsi alla notte del mondo.E tutto su una barchetta di carta, che non è solo una metafora, ma è una magia dell’anima, un gioco fra le mani di un bambino. Nasce solo per te, è fatta per navigare une intera vita e resta a galla anche quando sembra appesantita, stanca a magari un po’ delusa. Continua però, sempre, a guardare dove nasce il vento e si riapre il cielo grata per ogni nuovo giorno. Coltiva una sorta di luce in cammino, tutta ancora da decifrare e una malinconia serena che avvolge le piccole code della vita per preservarle dalla dimenticanza e perché altri possano condividerle. Camminando per un tratto di strada tutti assieme.
Natale dei Poeti
Cento modi di leggere il Natale nella poesia italiana del Novecento
Giovanni Battista Gandolfo, Luisa Vassallo
pagine: 176
Il Natale è sempre accompagnato dalla musica. Guida completa alla scelta e all’ascolto, da Bach ai giorni nostri.
Laras
Larici
Fabrizio Da Trieste
pagine: 64
«Fabrizio Da Trieste come tutte le genti di montagna non è un fecondo parlatore e non ostenta sapienza, vive interiormente il suo rapporto col mondo. I suoi sono versi che respirano la natura, ne cercano l’intima melodia; a volte come semplice estasi, come un’apparizione, a volte come il riaf?orare di una memoria o di un sogno. La sua cadenza è sollecitata dalla qualità stessa di essenze d’alberi, uccelli, ?ori, misteri, misteri di cieli lontani o vicini, essenze di umanità e del loro lavoro, persone o luoghi scomparsi. Sempre il ritmo e il suono alludono all’emozione che il dicente assorbe dalla vita che lo sovrasta, e lo pervade e avvolge nel suo antico incanto» (Dalla Prefazione).
Il ruvido mistero
Poesie
Nadia Scappini
pagine: 128
La poesia della Scappini esiste per una pura necessità esistenziale. È una donna che si confronta con il ruvido mistero del vivente, senza ripararsi in facili scetticismi o in lamentii senza profondità. E qui non si respira nessuna uggia letteraria, nessuna velleità da medaglia rilasciata dai morti dipartimenti letterari. Esiste poiché non può non esistere, e oggi, prendendo il largo in questo vascello in cospicue pagine di versi, cerca altre anime che ospitando il ruvido mistero del vivente ne vogliono decifrare meglio la voce, il segno, i suggerimenti» (dalla Prefazione).
Come 2 foglie
Metafore di scienza
Giovanna Zimatore
pagine: 112
Ritengo che la scienza possegga una dimensione personalista e che questa sia da ricercare nel fatto che la conoscenza scientiica, come qualsiasi altra vera conoscenza, è indissolubile dal nostro essere più profondo. La stessa persona è sia scienziato che padre, madre, figlio, amico. Se siamo credenti la scienza non abita in un luogo differente da dove «abita» la nostra fede.
