Poesia
Slalom solagn
Fabrizio Da Trieste
pagine: 80
Confesso lo stupore. Confesso che questa nuova – ed ancora una volta polifonica – raccolta di versi di Fabrizio Da Trieste mi ha lasciato sospeso a mezz’aria fra incredulità e curiosità. Sì, perché ancora una volta il poeta riesce a svolgere, senza alcuna fatica retorica, la sua funzione fondamentale, che è poi quella di tenere aperte le porte del Cielo e di tradurre, attraverso la contemplazione della bellezza, l’esperienza e soprattutto la percezione di ciò che non è visibile e che ci è però indispensabile (dalla Prefazione).
Lo stupore del pane
L'Eucaristia nella poesia italiana del Novecento
pagine: 128
Antologia dei più significativi testi della poesia italiana del Novecento, dedicati al tema dell’Eucaristia.
Sullo spillo
Versi scelti
Jan Twardowski
pagine: 136
Poesia di un prete nella Polonia di Karol Wojtyla.
Dall'alto del patibolo
Via Crucis a sonetti
Luca Broggi
pagine: 48
Ripercorrere la Via Crucis attraverso sonetti
Novissimi
Roberto Fumagalli
pagine: 64
Novissimi è una raccolta poetica che esplora le multiformi interconnessioni tra i mutamenti tecnico-antropologici della nostra epoca e i grandi interrogativi dell’esistenza umana. L’Autore medita i misteri della nostra origine, della sofferenza innocente e del nostro ultimo destino, in una ascesi incandescente che abbraccia le contraddizioni della contingenza nella speranza dell’Eternità.
Il tempo della fragilità
Riflessioni scritte per accettare la decadenza
Giulia Pisani
pagine: 72
L’autrice di questo volumetto, già dall’inizio si priva del velo di pudore e delinea la nuda, imbarazzante verità del suo inetto fisico attuale. Dato che il corpo è per ognuno l’inappellabile maestro, qui si mette in evidenza che lasciarlo senza la necessaria cura, può in seguito dar luogo a problemi di deambulazione. Per rendere lieve il soggetto, si fanno riferimenti letterari, si citano opere pittoriche, oltre a titoli di film e di libri. Anche l’ironia dà sovente un contributo scherzoso e diviene antidoto che disperde l’amarezza.
Poesie
Stefano Caldirola
pagine: 160
Raccolta di poesie di Stefano Caldirola.
«La poesia, dunque, non è soltanto un’emozione, una sensazione o un concetto, ma qualcosa di più: è lo specchio di una realtà. La natura del poeta è contemplativa, e l’attività razionale o passionale non è che un suo livello inferiore. Dunque, la poesia è oltre il vuoto cieco, là dove si manifesta la realtà complessa del nostro vissuto».
Franco Loi, La luce della poesia, Editore Monte Università di Parma, 2012, p. 123.
Strade di Galilea
Roberto Fumagalli
pagine: 56
Strade di Galilea è una raccolta di poesie ispirate a episodi salienti dei Vangeli. Le tre parti della raccolta rivisitano rispettivamente alcuni incontri significativi di Gesù, le parole più toccanti della Sua predicazione e i momenti culminanti della Sua Passione. La meditazione religiosa dell’Autore si fonde con riflessioni teologico-filosofiche che contemplano la Rivelazione di Cristo e l’esperienza pasquale dei discepoli.
Pensieri Aforismi Poesie
Marzio Bonferroni
pagine: 448
Pensieri, aforismi e poesie sono frutto di una ricerca personale nel tempo, generata da situazioni reali e vissute nel vivere quotidiano, e dal desiderio di comunicare emozioni, idee e concetti che possano in qualche modo indicare una via positiva per risolverli o quanto meno per comprenderli e analizzarli a fondo nel proprio intimo. Spero che il lettore possa trovare qualche spunto di riflessione, utile per tendere a migliorare, anche se per un’infinitesima parte, la qualità dell’esistenza. Il mare è fatto di gocce… (Marzio Bonferroni).
Umane partiture
Boris Lazzaro
pagine: 58
Che cosa accadrebbe se, un giorno, senza alcun preavviso, vedessimo la nostra vita rappresentata a teatro? Forse, nonostante l’imbarazzo iniziale di vederci impersonati da attori abili o maldestri, la cosa infine ci «darebbe a pensare», facendoci magari riscoprire il senso del nostro stare al mondo. È quanto tentano di fare queste Umane partiture, tracciando, come un abbozzo poetico, copioni, sceneggiature e squarci dietro le quinte della vita d’un gruppo d’umani. E pure del riflettore parlano queste Umane partiture, di quella luce che, strappando i personaggi all’ombra dell’indistinto, ne definisce consistenza, fisionomia e vita. «Signori e signore» – vien quasi da dire – «ecco il teatro della vita».
