Ed ecco a voi le fantacronache dall’immaginaria diocesi di Salsiccia, alle prese con la “transizione pastorale” successiva alla pandemia da coronavirus. Con un umorismo leggero, a tratti affilato, ma sempre affettuoso verso le sue vittime e i loro limiti umani e spirituali, si narrano i tragicomici e maldestri tentativi del vescovo Egidio Pancetta – in accordo o, più spesso, in disaccordo con preti, suore e laici “impegnati” – per ridare slancio alla comunità ecclesiale, in precario equilibrio fra spinte rinnovatrici e cautele dottrinali.
Quarta di copertina
«Si esce leggeri da queste pagine, ridendo delle debolezze umane del sacro. Insomma, lo scrittore non è un bacchettone e non moralizza: ironizza. E però si riflette, si medita, ci si interroga leggendo. Ma che cosa stiamo dicendo – lo dico da prete che si rifiuta di definirsi “operatore pastorale” – alla gente che ci sente parlare? Rideremo di noi stessi, alla fine. Io, almeno, l’ho fatto. E faremo il proposito di non commettere mai più l’errore di dire frasi scontate, trite e ritrite, omogeneizzate e soppressate, che hanno il gusto della frase fatta, unta.»
Antonio Spadaro
Antonio Spadaro
Biografia dell'autore
Fabio Colagrande è nato a Roma a metà degli anni Sessanta e dal 1994 lavora alla Radio Vaticana come giornalista vaticanista e speaker. Scrive per L'Osservatore Romano e altre testate cattoliche e ha collaborato come autore a diversi saggi dedicati alla Chiesa e alla comunicazione. Ai microfoni di Radio Due si è occupato di cultura e intrattenimento. Autore, regista e attore teatrale, nel 1996 si è esibito allo Zelig di Milano. È tra i fondatori del blog VinoNuovo, dove cura la rubrica “Fantaecclesia”. È coordinatore della “Rete sulla via del silenzio”, nata per rilanciare la preghiera silenziosa in ambito cattolico.