Il 29 marzo 2003, all'ospedale di Bangkok, moriva di Sars Carlo Urbani, il medico italiano che per primo aveva isolato il Coronavirus responsabile di quella forma atipica ed estremamente pericolosa di polmonite. Un anno dopo Lucia Bellaspiga raccontò, in un libro dal sapore del reportage giornalistico, le opere e i giorni dell'uomo, del medico, del credente: l'impegno e il sorriso, i successi e le prove, i sogni e le delusioni.
A venti anni dalla morte, e dopo che una pandemia causata da un altro Coronavirus ha colpito anche il nostro mondo occidentale, questa nuova edizione – ampliata con materiali inediti – consente di cogliere più chiaramente il dono fatto a tutti noi da Carlo Urbani, un medico che ha saputo andare al di là di tutte le frontiere, per donare interamente se stesso.
Perché la sua eredità non è solo morale: proprio il metodo di ricerca messo a punto da Urbani nel 2003 è stato fondamentale nelle strategie di contrasto al nuovo Coronavirus responsabile della pandemia di Covid-19 e nelle ricerche che hanno poi condotto in tempi da record alla preparazione di vaccini sicuri ed efficaci.
«Nei momenti di grave crisi sanitaria riponiamo le nostre speranze e aspettative nell'efficienza delle grandi organizzazioni come l'OMS o di quelle più piccole come gli ospedali e i presidi sanitari. Non sono però le organizzazioni che cambiano il nostro destino o che fanno la differenza, ma sono le persone che ci lavorano dentro, in particolare quelle che si fanno carico di cambiare il corso degli eventi perché credono fino in fondo nell'importanza del loro lavoro. Carlo Urbani era una di queste persone» (Ilaria Capua).
A venti anni dalla morte, e dopo che una pandemia causata da un altro Coronavirus ha colpito anche il nostro mondo occidentale, questa nuova edizione – ampliata con materiali inediti – consente di cogliere più chiaramente il dono fatto a tutti noi da Carlo Urbani, un medico che ha saputo andare al di là di tutte le frontiere, per donare interamente se stesso.
Perché la sua eredità non è solo morale: proprio il metodo di ricerca messo a punto da Urbani nel 2003 è stato fondamentale nelle strategie di contrasto al nuovo Coronavirus responsabile della pandemia di Covid-19 e nelle ricerche che hanno poi condotto in tempi da record alla preparazione di vaccini sicuri ed efficaci.
«Nei momenti di grave crisi sanitaria riponiamo le nostre speranze e aspettative nell'efficienza delle grandi organizzazioni come l'OMS o di quelle più piccole come gli ospedali e i presidi sanitari. Non sono però le organizzazioni che cambiano il nostro destino o che fanno la differenza, ma sono le persone che ci lavorano dentro, in particolare quelle che si fanno carico di cambiare il corso degli eventi perché credono fino in fondo nell'importanza del loro lavoro. Carlo Urbani era una di queste persone» (Ilaria Capua).
Biografia dell'autore
Guia Sambonet è autrice, fotografa e ideatrice di progetti di Medicina Narrativa dedicati agli operatori della cura e del Terzo settore. Fa parte dell’équipe del CIS - Centro Ignaziano di Spiritualità Nord-Ovest e dal 2015 è responsabile della Scuola di preghiera del Centro San Fedele di Milano. Offre accompagnamento spirituale individuale e di gruppo e dirige percorsi di Esercizi Spirituali ignaziani in case di ritiro e nella vita quotidiana. Ha conseguito il Certificate of Retreat Direction (2007) e il Master of Theological Studies (2010) presso l’Università di Toronto e completato il secondo livello di formazione per guide degli Esercizi Spirituali presso il CIS (2013). Per Àncora ha pubblicato Ai piedi del Maestro. Guida alla contemplazione immaginativa secondo gli Esercizi Spirituali di Ignazio di Loyola (2018). Oltre che in Italia, ha vissuto in India, Brasile, Stati Uniti e Canada.
