Da Catullo, morto oltre 2000 anni fa, a Derek Walcott, morto nei primi mesi del 2017, la scelta dei poeti comprende Petrarca e Isabella Morra, poetessa ancora poco conosciuta e vittima di una inaudita violenza; Ugo Foscolo e il «folle» Holderlin; i «maledetti» Rimbaud e Verlaine e il padre di tutti, Baudelaire; il Belli della Roma papalina dell’Ottocento; il grande Rainer Maria Rilke; Guido Gozzano, Carlo Michelstaedter e Sibilla Aleramo; i poeti russi del Novecento, da Blok a Majakowskij, da Mandel’stam alla Cvetaeva; Ungaretti e Saba; lo spagnolo García Lorca e il cileno Pablo Neruda; l’inglese Auden e gli irlandesi Heaney e Yeats.
Personalità e culture tra loro diversissime. L’esercizio del dialogo immaginario deve tenerne conto, calandosi nella loro poetica, ma anche nelle peculiarità delle loro vite. Non sempre tale scandaglio risulta efficace, ma qualche volta un tratto originale e degno di essere ricordato potrà scaturire anche da queste letture, che, in ogni caso, propongono una sorta di antologia personale degli autori citati, che potrà sollecitare il desiderio di approfondire, di leggere altro, di documentarsi meglio sulle loro vite e le loro opere. Questo sarebbe già un ottimo risultato.
Biografia dell'autore
Pino Landonio
Pino Landonio (Busto Arsizio, 1949) ha lavorato come oncologo all’Ospedale di Niguarda fino al 2007. Vive a Canegrate (Mi), dove da molti anni organizza incontri sulla poesia, tra cui “happy hour” letterari e, di recente, un corso dedicato alle grandi donne della poesia. Eletto consigliere comunale a Milano nel 2006, dal 2012 organizza “Area P” a Palazzo Marino: incontri mensili di poesia che hanno visto la partecipazione di poeti (da Franco Loi a Vivian Lamarque, da Giancarlo Majorino a Tomaso Kemeny, da Donatella Bisutti a Chandra Candiani, da Francesco Fiorista ad Aldo Nove, da Erminia Dell’Oro a Fawzi al Delmi), attori (Dario Fo, Moni Ovadia, Lella Costa, Renato Sarti), editori (Nicola Crocetti).