Guareschi è stato un grande scrittore cattolico, direi il più grande (anche se a lungo sottovalutato o inompreso) scrittore cattolico italiano del Novecento. Paolo Gulisano spiega molto bene, in queste pagine, come e perchè Guareschi vada annoverato tra i migliori narratori cattolici, sulla scia di Manzoni e non solo. La singolarità della grandezza di Guareschi sta nel fatto che la sua profonda sensibilità religiosa, perfino la sua perfetta ortodossia, non venivano da studi di teologia - che Guareschi mai ha seguito - nè da frequentazioni clericali, che non risulta abbia avuto e che anzi credo abbia accuratamente evitato. Tutto quel che sapeva, e che poi ha trasmesso, Guareschi l'ha respirato misteriosamente qui nella Bassa. Tutta la sua teologia è stata l'inginocchiarsi di fronte al quadretto miracoloso della "Madonna dei Prati" e lo stare in silenzio ad ascoltare un crocifisso.
Credo che per capire il cristiano Guareschi si debba venire qui, vedere questo santuario, osservare i suoi ex voto, fissare quel quadretto.
dalla prefazione di Michele Brambilla
