Questa raccolta piace perché il percorso poetico di Puma conosce gli slanci d’un cuore che sa sperare e stupefarsi, cogliere i valori etici della solidarietà, intrecciare armonie e ricordi, emozioni e silenzi, caducità ed eternità. Il registro linguistico possiede una sua originalità e una nomenclatura che germina costrutti metaforici radicati nell’humus religiosa del poeta e nel bisogno di affidare alla
fede le stimolazioni dell’intelligenza creatrice. Domenico Pisana
La poesia di Pippo Puma è essere: l’essere preghiera, per dirla alla Vito Mancuso. Innumerevoli sono gli spunti meditativi che il lettore ricava e riceve dalla lettura di questo suo ultimo libro. Si viene sempre toccati dai versi non arzigogolati; una sorta di grazia lirica permea il procedere della narrazione poetica: “facile” e pur tanto complessa nelle questioni di fondo che pone; feconda e felice, anche quando si celano particole d’immane dolore, in quanto dedita e mai rassegnata. Alberto Figliolia
Per Padre Maria Turoldo il cammino poetico religioso è stato mistico, tormentato, gridato, per Giuseppe Puma è stato un richiamo gioioso, riposante, sereno. In uno c’è la visionarietà del mistico,
nell’altro l’appagato abbandono. Angelo Gaccione
Biografia dell'autore
Giuseppe Puma
Giuseppe (Pippo) Puma, nato a Modica, dal 1973 vive e lavora a Milano. Figlio d’arte, il padre Salvatore è stato un noto poeta dialettale. Animatore d’incontri culturali a Milano e operatore culturale a Marina di Modica, dove ha fondato un salotto letterario estivo denominato “Casa Giara”. Premiato a Milano, nel 1999, con l’“Ambrogino” e a Modica nel 2000 con la “Medaglia d’Oro alla Modicanità” per la poesia. Nel 2005 il Presidente della Repubblica, Carlo Azelio Ciampi, gli conferisce il Diploma di Benemerito della Cultura e dell’Arte.