Don Camillo modello di prete? Esempio di come si deve essere – secondo un’espressione ormai proverbiale di papa Bergoglio – “pastori con l’odore delle pecore”? Sembrano affermazioni azzardate, eppure così ha parlato Francesco nel novembre 2015: «Mi colpisce come nelle storie di Guareschi la preghiera di un buon parroco si unisca alla evidente vicinanza con la gente. Di sé don Camillo diceva: “Sono un povero prete di campagna che conosce i suoi parrocchiani uno per uno, li ama, che ne sa i dolori e le gioie, che soffre e sa ridere con loro”. Se perdiamo questo contatto con il popolo fedele di Dio perdiamo in umanità e non andiamo da nessuna parte». Partendo da questa e altre suggestioni di papa Francesco, l’autore rilegge in modo nuovo e originale i personaggi guareschiani e il loro “Mondo piccolo”, che si rivela in realtà uno specchio fedele del “Mondo grande” in cui viviamo, colorato e animato dalla straordinaria fantasia creatrice di Giovannino Guareschi.
Biografia dell'autore
Egidio Bandini
«Sono nato e vivo da oltre mezzo secolo nella Bassa: perciò, anche salendo soltanto su una sedia, soffro di vertigini. Per sbarcare il lunario scrivo sui giornali: "Libero", la "Gazzetta di Parma" e il nuovo "Candido". Ho redatto e pubblicato i volumi: Per l’antiche contrade. La Cortemaggiore del 1766, Cortemaggiore città d’arte, Quante storie… Giovannino!, Visti da destra, visti da sinistra. I personaggi di Guareschi e Buon compleanno, don Camillo!. Da 55 anni leggo le favole di Giovannino Guareschi, ma non so decidere se riconoscermi nel camion del Crik o nella Moto Guzzi da corsa del Breschi. E ci sto ancora pensando.» (eb)