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Tolkien: il mito e la grazia
Paolo Gulisano
Tolkien e? riuscito a parlare al cuore di milioni di lettori con il linguaggio eterno del mito, toccando gli argomenti che piu
Amato per Amare
Giuseppe Puma
pagine: 128
Antologia di poesie.
Invito cordialmente ogni lettore a “sostare” ovvero a “dimorare” nella bellezza e nella profondità delle parole trovate dal poeta. Con il suo stile inconfondibile, egli brilla per chiarezza. Non ci sarebbe nemmeno bisogno di spiegazione alcuna. La forza sintetica del suo dire riesce ad avvincere anche le persone più distratte e indifferenti.
Mons. Franco Buzzi
Vita consacrata 3/2019
rivista: Vita consacrata
I giovani nella vita consacrata
pagine: 192
La Chiesa deve avere il coraggio di proporre ai giovani cristiani di oggi la “misura più alta della santità”, santità che non esclude nessuno e che consiste nella perfezione della carità. I giovani, da parte loro, ci confermano che non sono solo le opere assistenziali a essere importanti per loro, ma il coinvolgimento diretto con le persone. Saremo un segno solo nel contatto diretto con le persone. È nell’incontro, infatti, che la vita consacrata ha ancora senso oggi. Per evangelizzare i giovani non esistono regole universali. La Chiesa deve saper riconoscere i loro bisogni, ascoltandone gli appelli, creando una Chiesa sempre più familiare, mettendone in risalto la dimensione fraterna. Le vocazioni sono in crisi, lo sappiamo, per questo è necessario pensare a una pastorale vocazionale che non miri solo al numero, ma che tenga conto del processo culturale in corso.
L'amico dei poveri
La straordinaria storia di fratel Ettore Boschini
Roberto Allegri
pagine: 240
Lo chiamavano “il frate dei barboni”. Fratel Ettore Boschini si aggirava di notte negli angoli più nascosti di Milano, con la corona del Rosario in mano, alla ricerca delle persone che tutti rifiutavano. Malati, drogati, alcolizzati: per lui erano tutti uguali, tutti fratelli da soccorrere. Il cardinale Martini lo aveva definito “un gigante della carità”. Giovanni Paolo II gli voleva bene e Madre Teresa di Calcutta volle andare a trovarlo per conoscerlo. Il 19 dicembre 2017, l'Arcivescovo di Milano Mario Delpini ha aperto il processo per la beatificazione e canonizzazione di fratel Ettore. Questo libro racconta la sua vita straordinaria, fatta di avventura, passione e totale affidamento alla divina Provvidenza.
L'amico dei poveri
La straordinaria storia di fratel Ettore Boschini
Roberto Allegri
Lo chiamavano "il frate dei barboni"
Il viaggio della vita
La chiesa di San Fedele in Milano tra arte, architettura e teologia: paradigma di un percorso simbolico
Andrea Dall'Asta
pagine: 288
Grazie all’analisi di una tra le più celebri architetture del tardo Rinascimento – la chiesa di San Fedele in Milano – il libro accompagna il visitatore in un viaggio, in cui due percorsi confluiscono verso una meravigliosa città-giardino: se il primo itinerario procede infatti da piazza San Fedele, per proseguire con la navata fino a raggiungere l’abside, spazio simbolico della Gerusalemme Celeste, il secondo, dalla semi-oscurità della cripta, si conclude con la luce intensa della cupola, simbolo del Parádeisos, del giardino ritrovato della comunione tra Dio e uomo. Il libro non intende tanto fornire un elenco di informazioni storico-artistiche, quanto piuttosto suscitare un’esperienza, provocando lo spettatore, interpellandolo, proponendogli un vero e proprio viaggio interiore. Si tratta di un testo che costituisce la traccia per una lettura teologica delle chiese a partire dalla Controriforma, il cui impianto resterà immutato fino alla riforma liturgica del Concilio Vaticano II. Non solo, il libro racconta l’inedito confronto tra arte antica e arte contemporanea, che convivono in San Fedele senza soluzione di continuità, per cui gli artisti di ieri dialogano con autori contemporanei come Jannis Kounellis, Mimmo Paladino, Nicola De Maria… Non possiamo infatti restare cristallizzati nel passato, ma siamo chiamati a percorrere, nella fiducia, un viaggio verso il nostro futuro.
Tredimensioni 2/2019
rivista: Tredimensioni
La luce della jnestra
Riflessi di umanità dal carcere
Carmela Cosentino, Carmelo Guidotto
pagine: 256
“Il rapporto epistolare con te è, per me, come un ponte col fuori. Un ponte invisibile, ma sempre animato e foriero di novità. Novità che attendo con impazienza e che, anche se in parte, riescono a colmare la fame atavica che mi porto dietro di notizie di qualsiasi natura purchè vengano dal di fuori”. Carmela Cosentino volontaria nel carcere di Catania intrattiene un fitto rapporto epistolare con Carmelo Guidotto, detenuto per una condanna con “fine pena mai”. Nelle varie lettere quotidianità, riflessioni, sentimenti, questioni sociali, temi di attualità e notizie dal “fuori” si intrecciano con colori, odori, sapori…
