Mentre in passato, in special modo fino al Vaticano II, quello di obbedienza era il voto più sicuro, indiscusso e indiscutibile, nei cinquant'anni e oltre che ci separano dal Concilio le cose sono di molto cambiate, per più motivi. Si è trattato certo di cambiamenti intraecclesiali, maturati nella lunga e spesso faticosa recezione dell'evento conciliare, ma anche, in gran parte, indotti da rapidi quanto radicali mutamenti socio-culturali. Nel trambusto di tempi poco inclini ad arginare o anche solo a limitare gli eccessi autoreferenziali della soggettività, con il concomitante e unilaterale affermarsi della cultura dei diritti, il voto di obbedienza si è come svuotato dall'interno e nonostante i molti tentativi messi in atto per reinterpretarlo non ha ancora trovato una sua configurazione credibile e condivisa. Su questo sfondo e dopo averne recuperato il profilo storico, il libro parla del terzo voto nella scia dei documenti del Magistero e di alcune riletture teologiche postconciliari che ne declinano la praticabilità nell'oggi.
Biografia dell'autore
Ugo Sartorio
Ugo Sartorio è docente di teologia sistematica presso la Facoltà Teologica del Triveneto, sede di Padova. È stato direttore editoriale del «Messaggero di sant’Antonio» e delle «Edizioni Messaggero Padova» (2006-2013), nonché della rivista «Credere Oggi» (1988-1997 e 2006-2013).