Per quanto sia impossibile ricostruire una figura “a tutto tondo” di Giuseppe, la moderna metodologia narratologica profila il personaggio di Giuseppe, quale appare dai vangeli, «come piatto e statico: la sua figura infatti è semplice e si riassume in un solo tratto. Non è certo un protagonista, ma nemmeno si può definire una comparsa, passiva e relegata sullo sfondo: gli si adatta bene la definizione tecnica di “cordicella”, che ricopre un ruolo minore, ma necessario e significativo. Usando lo schema degli “attanti”, il ruolo svolto da Giuseppe è quello di aiutante, in quanto offre un aiuto iniziale e indispensabile al soggetto principale del racconto che è Gesù», ma che nel contempo lo caratterizza nella sua singolarità credente (dalla Postfazione di Claudio Doglio).
Quarta di copertina
Biografia dell'autore
Mons. Silvano Macchi, presbitero dal 1985 della diocesi di Milano, licenziato in Teologia fondamentale, ha prestato servizio per quasi trent’anni presso una Facoltà teologica del Nord Italia dove ha diretto la segreteria, l’attività editoriale e insegnato teologia; è stato anche docente di teologia per un altro trentennio presso una Università milanese. Canonico della Basilica di Sant’Ambrogio, attualmente è Rettore del Santuario arcivescovile di San Giuseppe a Milano e insegna religione in un liceo classico cittadino.