Adorato da centinaia di migliaia di persone che ogni volta riempiono gli stadi per confondersi con lui e trovarsi nel valore della dignità e del rispetto dell’essere umano. Vasco è lo stadio, Vasco è la ricerca contro i luoghi comuni. Il suo linguaggio di libertà accomuna generazioni che dialogano all’unisono attraversando i tempi duri della nostra società. I suoi testi sono immagini per comprendersi nella ricerca di un senso che, fra le note del rock e la luce della notte sullo stadio, arriva direttamente alla coscienza: insieme, nella festa dello stadio, si supera il dolore e lo sgomento della solitudine e gli angeli si incontrano. Alla vigilia del tour 2008, il cardinal Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano, ha citato il cantautore attraverso le parole di Un senso: «Senti che bel vento, non basta mai il tempo… Domani un altro giorno arriverà… » per ricordare ai ragazzi che Dio invita ad abbandonarsi alla grande impresa di fare più bello e più giusto il mondo. Il volume non vuole “battezzare” Vasco Rossi, ma raccontare come con lui, nello stadio, si possa percepire qualcosa dell’Infinito, spiragli di un Senso. Questo vogliono dire i tre sostantivi del titolo.
«Conosco e frequento Vasco da anni. E mi considera suo amico. Ho letto con interesse questo saggio di cui mi è piaciuto molto il titolo. Tre parole che mi sembrano esprimere sia il contenuto del libro sia la sintesi dell’avventura artistico-umana di Vasco Rossi da Zocca. Mi sono chiesto se per caso Vasco, magari a sua stessa insaputa, non sia una specie di sconcertante profeta, travestito da cantautore, venuto a scuotere il grigio perbenismo e la rassegnata noia degli uomini e delle donne di oggi. Soprattutto dei giovani, cercatori d’In?nito» (dalla Prefazione di don Andrea Gallo).
Biografia dell'autore
Gabriella Pozzetto
Gabriella Pozzetto insegna Semiotica dello spettacolo presso l’Università del Piemonte Orientale ed è consulente di comunicazione e formazione. Tra le sue pubblicazioni: Ultimo Tango, il mistero svelato. Con un’intervista a Bernardo Bertolucci (2004); Il «perduto amor» tra cinema e canzoni, in P. Jachia, E ti vengo a cercare. Franco Battiato sulle tracce di Dio, Àncora, 2005. |