«Che sant’uomo, ma che tormento!». Così pensa don Abbondio del cardinal Federigo Borromeo che lo sta rimproverando. «Che Santo, ma che tormento!» potrebbe essere la frase che caratterizza il profilo di Carlo Borromeo tracciato da Luigi Crivelli. Una biografia essenziale, che si discosta volutamente dall’erudizione e dalla devozione. Con un linguaggio efficace e accessibile viene delineata la figura di un uomo austero e determinato, infaticabile pastore in una stagione tribolata della Chiesa, riformatore battagliero, vescovo esigente, amante della preghiera, devoto della Croce. Un Santo di altri tempi. Forse per questo attuale.
Biografia dell'autore
Luigi Crivelli
Luigi Crivelli (1933-2007), ordinato prete della diocesi di Milano nel 1956, ricoprì vari incarichi pastorali, fra cui spicca quello di parroco di San Simpliciano (dal 1973 al 1994), dove realizzò – tra l’altro – il restauro dell’omonima basilica cittadina. Protagonista della vita culturale della città e della diocesi, nel 1984 divenne direttore della rivista «Terra Ambrosiana» e nel 1994 responsabile dell’Ufficio dei Beni Culturali della diocesi di Milano e anche dell’erigendo Museo Diocesano.
