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Dialoghi immaginari IV
Venticinque incontri con i poeti e le loro poesie
Pino Landonio
pagine: 352
Si conclude, con questo ultimo blocco di 25 «interviste», la serie completa di 100 dialoghi immaginari di Pino Landonio con grandi poeti (e poetesse) d’ogni tempo e Paese. Ai precedenti si aggiungono quelli con Omero, l’iniziatore della grande poesia nella tradizione occidentale, e con il misterioso autore del Qohèlet, uno dei testi poetici più ispirati dell’Antico Testamento. A seguire, per quanto riguarda le poetesse: del Cinquecento Gaspara Stampa, dell’Ottocento Christina Rossetti, e, del Novecento, la tedesca Lasker-Schüler, l’austriaca Christine Lavant, l’argentina Alejandra Pizarnik, e le italiane Maria Luisa Spaziani e Nella Nobili, recentemente riscoperta. Ancora: il padre della poesia e della letteratura russa, Aleksandr Puškin, il tedesco Heinrich Heine, il «maledetto» francese Tristan Corbière, e il più recente e noto Jacques Prévert, lo sloveno Srečko Kosovel, l’americano Edgar Lee Masters, autore della fortunatissima Antologia di Spoon River, il pastore protestante svizzero Kurt Marti, il «padre della patria» senegalese Léopold Sédar Senghor. Dei poeti italiani, oltre a Giuseppe Parini, alcuni grandi del Novecento, da Vincenso Cardarelli a Vittorio Sereni, da Sandro Penna a Mario Luzi, fino ad Andrea Zanzotto. E, per completare, due voci tra loro diversissime come il «padre» David Maria Turoldo e il grande comico Antonio de Curtis, in arte Totò.
Dialoghi immaginari III
Venticinque incontri con i poeti e le loro poesie
Pino Landonio
pagine: 272
Leggendo queste venticinque interviste, insieme alle precedenti cinquanta, si ha la percezione che la poesia, come un’araba fenice, abbia la capacità di sorgere, e di risorgere, nelle situazioni, nei tempi e nelle latitudini più diverse e incredibili. Può accadere che dalla assurda esperienza di Auschwitz, dopo la quale, secondo Adorno, non poteva più nascere poesia, nascano i versi straordinari di Todesfuge di Paul Celan; che i rigori del lungo inverno russo suscitino onde di grande poesia; che la guerra, e le sue tragedie, ispirino la poesia di Trakl o quella di Quasimodo; che la lotta di liberazione infiammi l’animo di Darwish; che gli amori e le passioni scaldino i cuori di Byron e della Sexton, della Barrett Browning come di Machado; che il dolore cupo si annidi nell’animo di Esenin come in quello della Rosselli; o che l’ironia e il sarcasmo muovano le pagine, diversissime, di Brecht o della Menicanti.
Incontri con:
Ingeborg Bachmann
Elizabeth Barrett Browning
Andrej Belyj
Bertolt Brecht
Iosif Brodskij
Emily Brontë
George Gordon Byron
Giorgio Caproni
Paul Celan
Velimir Chlebnikov
Mahmoud Darwish
Sergej Esenin
Nikolaj Gumilëv
Attila Jozsef
John Keats
Antonio Machado
Daria Menicanti
Boris Pasternak
Salvatore Quasimodo
Ghiannis Ritsos
Amelia Rosselli
Anne Sexton
Percy Bisshe Shelley
Georg Trakl
Walt Whitman
Dialoghi immaginari II
Venticinque incontri con i poeti e le loro poesie
Pino Landonio
pagine: 280
Da Catullo, morto oltre 2000 anni fa, a Derek Walcott, morto nei primi mesi del 2017, la scelta dei poeti comprende Petrarca e Isabella Morra, poetessa ancora poco conosciuta e vittima di una inaudita violenza; Ugo Foscolo e il «folle» Holderlin; i «maledetti» Rimbaud e Verlaine e il padre di tutti, Baudelaire; il Belli della Roma papalina dell’Ottocento; il grande Rainer Maria Rilke; Guido Gozzano, Carlo Michelstaedter e Sibilla Aleramo; i poeti russi del Novecento, da Blok a Majakowskij, da Mandel’stam alla Cvetaeva; Ungaretti e Saba; lo spagnolo García Lorca e il cileno Pablo Neruda; l’inglese Auden e gli irlandesi Heaney e Yeats.
Personalità e culture tra loro diversissime. L’esercizio del dialogo immaginario deve tenerne conto, calandosi nella loro poetica, ma anche nelle peculiarità delle loro vite. Non sempre tale scandaglio risulta efficace, ma qualche volta un tratto originale e degno di essere ricordato potrà scaturire anche da queste letture, che, in ogni caso, propongono una sorta di antologia personale degli autori citati, che potrà sollecitare il desiderio di approfondire, di leggere altro, di documentarsi meglio sulle loro vite e le loro opere. Questo sarebbe già un ottimo risultato.
Guarda il cielo
Trenta racconti
Pino Landonio
pagine: 160
La favola di Arturo, il bimbo prodigio venuto da una stella, che riesce a trasformare un suo handicap in una straordinaria avventura, in cui gli elementi della realtà si mescolano a piene mani con quelli dell’immaginazione, segna l’inizio di un percorso di racconti in cui può accadere tutto e il contrario di tutto. Un quadro di varia umanità e di diverse ispirazioni, dove la fantasia la fa da padrona, insieme all’ironia e al sarcasmo, ma anche alla cronaca di tutti i giorni, e in cui anche lo stile si adegua al contenuto dei racconti, passando dai toni asciutti, quasi scabri, a quelli più giocosi, dal clima delle favole a quello dei reportage, con colori tra loro profondamente diversi.
Dialoghi immaginari
Venticinque incontri con i poeti e le loro poesie
Pino Landonio
pagine: 328
Da Saffo e Orazio a Leopardi, dalla Dickinson alla Achmatova, da Pascoli e Campana a Montale, da Pessoa e Kavafis a Hikmet e Tagore, fino alla Szymborska e alla Merini: grandi poetesse e poeti di tutti i tempi e paesi che si raccontano, attraverso le loro poesie, svelando aspetti noti o sorprendenti del loro carattere, della loro vita, dei loro ideali poetici. Personalità tra loro molto diverse ma unite da un unico comune sentire: l’amore, la dedizione, la fede nella poesia, come arte che sa concentrare emozioni, parlare una lingua universale, vincere il tempo. Venticinque dialoghi immaginari per conoscerli meglio e per essere stimolati a tornare sulle loro opere.